Com'è fatto il mobile: i materiali
Questo post, come i due che lo hanno preceduto, è dedicato al "com'è fatto" e al "cos'è" e va ad arricchire la pagina curiosando tra i mobili.
Oggi vi parlerò della struttura del mobile e cioè di com'è fatto un mobile al suo interno al di là del suo aspetto estetico. In questo modo sarete voi a decidere la qualità del mobile che desiderate acquistare.
Ogni materiale descritto è specifico per la realizzazione dell'intero mobile o di una parte di esso.
Non confondiamo il massello con una varietà di albero.
Il massello è il legno massiccio ricavato dall'albero di castagno,
noce, rovere, ontano, ecc. Il mobile in massello è realizzato
utilizzando una o più tavole di legno ricavate dalla parte più
interna del tronco chiamato "durame". Un mobile in legno massello
non ha bisogno di essere impiallacciato e si riconosce perché i
nodi che lo caratterizzano devono essere presenti nello stesso
punto da entambe le facce del mobile. Con il legno massello
si realizzano mobili di pregio o parti di essi, come ante e cassetti.
Il pannello in listellare è realizzato da tanti listelli di legno, in genere pioppo o abete, disposti longitudinalmente e incollati tra loro. Esso poi è rivestito da uno strato sottile di legno (da 0,5 a 1 mm) detto impiallacciatura o da pannelli sottili di MDF nobilitati o laccati.
Con i pannelli in listellare si realizzano le casse dei pensili, delle basi e colonne delle cucine, ma anche interi mobili, come credenze, cristalliere, mensole, librerie ecc., che risultano
essere più pregiati rispetto al truciolare e più economici rispetto al massello.
Il pannello in truciolare è realizzato da un agglomerato di trucioli risultanti dallo scarto della lavorazione del legno. I trucioli sono tenuti insieme mediante un procedimento ad alta pressione che utilizza colle di vario genere, dette resine, e che conferiscono durezza, stabilità ed una certa idrorepellenza . Anche questo tipo di pannello è poi impiallacciato o rivestito in laminato.
Con il pannello in truciolare si realizza qualsiasi tipo di mobile o parte di esso: dal piano del tavolo all'armadio, dal comodino al giroletto, dalle librerie alle pareti attrezzate sospese e tanto altro ancora.
Il pannello in MDF emula il massello, ma strutturalmente è diverso.
E' costituito da fibra di legno a media densità ed è ottenuto dallo sfibramento degli scarti del legno e conseguente lavorazione fino al raggiungimento di una consistenza farinosa. In seguito vengono aggiunte resine sintetiche come il poliuretano, o naturali ottenute dalla stessa lignina estrusa durante la lavorazione ad alta pressione e temperatura degli scarti del legno. Non vengono aggiunti solventi e quindi non ci sono emissioni di formaldeide. Alla fine il prodotto viene steso e raffreddato rapidamente rendendolo stabile, duro e malleabile per le successive lavorazioni (la maggior parte delle cornici delle cucine classiche è realizzata in MDF).
Il pannello in MDF può poi essere impiallaciato, nobilitato o laccato.
In genere si realizzano in MDF i ripiani, le ante, i frontali dei cassetti, i piani di tavolini da salotto,
i fondi e i cappelli degli armadi, delle librerie, delle credenze.
Il pannello tamburato è costituito da un telaio perimetrale in legno. Di solito si utlizza abete o pioppo.
Al telaio si incollano due pannelli, uno per lato, per chiuderlo. I pannelli possono essere in MDF, in truciolare o in compensato.
Per rendere la struttura più stabile e solida, lo spazio tra i due pannelli è riempito da una struttura a nido d'ape realizzata in carta impregnata di colla a cui viene data una forma alveolare.
Il pannello tamburato alla fine viene rivestito in laminato, laccato o impiallacciato.
In tamburato si possono realizzare i fianchi del mobile, le ante, le mensole, i ripiani.
Il multistrato è composto da un minimo di 5 strati sottilissimi di legno (qualche millimetro) sovrapposti ed incollati tra loro da resine di vario genere (viniliche o fenoliche: le resine fenoliche sono idrorepellenti, le viniliche non lo sono) secondo l'uso a cui è destinato. Lo spessore finale del pannello varia da 8 mm a 30 mm.
La sovrapposizione degli strati avvine trasversalmente l'uno rispetto all'altro per evitare la deformazione. Gli strati sono sempre sovrapposti in numero dispari affinchè da entrambi i lati del pannello la direzione della venatura del legno sia la stessa.
I pannelli possono essere impiallacciati, laccati, verniciati, rivestiti in laminato o nobilitati.
Si possono realizzare diverse parti del mobile: dai fianchi ai longoni del letto o ai decori traforati della testiera, dal piano del tavolo al fondo della sedia, dalle mensole ai ripiani.
Il compensato è costituito da 3 strati sottilissimi di legno sovrapposti trasversalmente ed incollati tra loro sempre in numero dispari. Ha uno spessore minimo di 3 mm fino ad uno massimo di 6 mm . Può essere verniciati, laccati, impiallaciati o nobilitati.
E' utilizzato per realizzare i fondi dei cassetti o lo schienale del mobile.
E' un pannello di pasta di legno ottenuto dalla macerazione e pressatura degli scarti inutilizzati di segheria. I pannelli sono piuttosto sottili e possono essere rivestiti con carta melaminica. Sono utilizzati come fondi di cassetti o schienali.
E' un prodotto molto povero ed economico.
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Oggi vi parlerò della struttura del mobile e cioè di com'è fatto un mobile al suo interno al di là del suo aspetto estetico. In questo modo sarete voi a decidere la qualità del mobile che desiderate acquistare.
Ogni materiale descritto è specifico per la realizzazione dell'intero mobile o di una parte di esso.
Il mobile in legno massello
Immagine tratta da www.internibartolino.eu |
Il massello è il legno massiccio ricavato dall'albero di castagno,
noce, rovere, ontano, ecc. Il mobile in massello è realizzato
utilizzando una o più tavole di legno ricavate dalla parte più
interna del tronco chiamato "durame". Un mobile in legno massello
non ha bisogno di essere impiallacciato e si riconosce perché i
nodi che lo caratterizzano devono essere presenti nello stesso
punto da entambe le facce del mobile. Con il legno massello
si realizzano mobili di pregio o parti di essi, come ante e cassetti.
Il mobile in listellare
Immagine tratta da www.nordcompensati.com |
Il pannello in listellare è realizzato da tanti listelli di legno, in genere pioppo o abete, disposti longitudinalmente e incollati tra loro. Esso poi è rivestito da uno strato sottile di legno (da 0,5 a 1 mm) detto impiallacciatura o da pannelli sottili di MDF nobilitati o laccati.
Con i pannelli in listellare si realizzano le casse dei pensili, delle basi e colonne delle cucine, ma anche interi mobili, come credenze, cristalliere, mensole, librerie ecc., che risultano
essere più pregiati rispetto al truciolare e più economici rispetto al massello.
Il mobile in truciolare
Immagine tratta da www.villadefendente.it |
Con il pannello in truciolare si realizza qualsiasi tipo di mobile o parte di esso: dal piano del tavolo all'armadio, dal comodino al giroletto, dalle librerie alle pareti attrezzate sospese e tanto altro ancora.
Il mobile in MDF
Immagine tratta da www.berardengolegnami.it |
E' costituito da fibra di legno a media densità ed è ottenuto dallo sfibramento degli scarti del legno e conseguente lavorazione fino al raggiungimento di una consistenza farinosa. In seguito vengono aggiunte resine sintetiche come il poliuretano, o naturali ottenute dalla stessa lignina estrusa durante la lavorazione ad alta pressione e temperatura degli scarti del legno. Non vengono aggiunti solventi e quindi non ci sono emissioni di formaldeide. Alla fine il prodotto viene steso e raffreddato rapidamente rendendolo stabile, duro e malleabile per le successive lavorazioni (la maggior parte delle cornici delle cucine classiche è realizzata in MDF).
Il pannello in MDF può poi essere impiallaciato, nobilitato o laccato.
In genere si realizzano in MDF i ripiani, le ante, i frontali dei cassetti, i piani di tavolini da salotto,
i fondi e i cappelli degli armadi, delle librerie, delle credenze.
Il mobile in tamburato
Immagine tratta da www.artigianidelmobile.com |
Al telaio si incollano due pannelli, uno per lato, per chiuderlo. I pannelli possono essere in MDF, in truciolare o in compensato.
Per rendere la struttura più stabile e solida, lo spazio tra i due pannelli è riempito da una struttura a nido d'ape realizzata in carta impregnata di colla a cui viene data una forma alveolare.
Il pannello tamburato alla fine viene rivestito in laminato, laccato o impiallacciato.
In tamburato si possono realizzare i fianchi del mobile, le ante, le mensole, i ripiani.
Il mobile in multistrato
Immagine tratta da www.villadefendente.it |
La sovrapposizione degli strati avvine trasversalmente l'uno rispetto all'altro per evitare la deformazione. Gli strati sono sempre sovrapposti in numero dispari affinchè da entrambi i lati del pannello la direzione della venatura del legno sia la stessa.
I pannelli possono essere impiallacciati, laccati, verniciati, rivestiti in laminato o nobilitati.
Si possono realizzare diverse parti del mobile: dai fianchi ai longoni del letto o ai decori traforati della testiera, dal piano del tavolo al fondo della sedia, dalle mensole ai ripiani.
Il compensato
Il compensato è costituito da 3 strati sottilissimi di legno sovrapposti trasversalmente ed incollati tra loro sempre in numero dispari. Ha uno spessore minimo di 3 mm fino ad uno massimo di 6 mm . Può essere verniciati, laccati, impiallaciati o nobilitati.
E' utilizzato per realizzare i fondi dei cassetti o lo schienale del mobile.
Faesite o masonite
Immagine tratta da www.lamerlegno.com |
E' un pannello di pasta di legno ottenuto dalla macerazione e pressatura degli scarti inutilizzati di segheria. I pannelli sono piuttosto sottili e possono essere rivestiti con carta melaminica. Sono utilizzati come fondi di cassetti o schienali.
E' un prodotto molto povero ed economico.
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Il "MDF truciolato", e' truciolato o MDF? Perche' sono due materiali diversi. Cosa significa?
RispondiEliminaSalve Patri. L'MDF e il truciolato si ottengono entrambi dal legno, ma con lavorazioni differenti, come hai letto nell'articolo. L'MDF truciolato non esiste, magari qualcuno usa questa terminologia impropriamente, come quando si dice nobilitato laccato!
EliminaSalve. Grazie per la spiegazione tecnica sulle differenze fra i vari materiali. Le sarei grato se da queste ci traesse anche una graduatoria: il massello è certamente il più pregiato, ma dietro di esso gli altri come si posizionano? Ho anche un'altra domanda: il termine agglomerato serve a dare nobiltà al truciolare, o indica una cosa diversa? Grazie. Giovanni
RispondiEliminaSalve Giovanni, rispondo subito alla domanda sull'agglomerato. Sì agglomerato è usato in genere per dare nobilità al truciolato, anche se una sottile differenza c'è ed è riferita al tipo di resine (colle) che si utilizzano per tenere insieme i trucioli. Quando si parla di truciolare infatti si tende ad indicare un mobile di bassa qualità ed esattamente un mobile di spessore non superiore al centrimetro e mezzo (massimo 1,2 cm), trucioli piuttosto grossolani e tenuti insieme da resine viniliche (la tipica colla che assorbe acqua ed umidità) e rivestiti in carta melaminica molto sottile (carta colorata e plastificata con l'uso di altre resine).
EliminaQuando si parla di agglomerato invece ci si riferisce sempre al truciolare, ma appunto in termini più nobili, ossia: i trucioli sono più sottili, tenuti insieme da resine fenoliche (che respingono l'acqua e l'umidità); il pannello è rivestito in laminato o in carta melaminica di spessore superiore e di qualità superiore; lo spessore del pannello non è inferiore al cemtrimetro e mezzo, arriva anche a 2,5 cm. Molte cucine di aziende importanti sono realizzate con questo tipo di truciolare e dopo anni di utilizzo risultano essere impeccabili; lo stesso gli arredamenti per camera da letto, camerette e soggiorno.
Per quanto riguarda la graduatoria, beh! Come dice lei il massello è il materiale più pregiato, ma come ha potuto valutare già dalla distinzione, sebbene sottile, tra truciolare e agglomerato, gli altri materiali non possono essere classificati come scadenti o meno "nobili".
Per esempio moltissimi comò e comodini, ma anche armadi, classici e moderni, dalle linee tondeggianti sono realizzati in multistrato sagomato e poi impiallacciati in frassino, rovere ecc. Certo la stessa lavorazione si potrebbe ottenere con il massello, ma ad un costo non accessibili a tutti. Comunque entrambi hanno lunghissima durata. Se si parla di pregio un mobile in massello è sempre più pregiato, ma è anche molto difficile trovare una lavorazione 100% massello perché l'utilizzo di materiali, sempre legnosi, diversi permette lavorazioni diverse e di realizzazione più facile con costo più basso di manodopera.
Una classifica è difficle da stilare, ma in linea di massima potrebbe essere così: massello, multistrato, listellare, mdf, stuciolare/agglomerato, tamburato, compensato, masonite.
Spero di essere stata esaustiva. La ringrazio per l'input che ha lanciato e resto a disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
Posso sapere che differenza c'è tra truciolato e nobilitato
RispondiEliminaSalve, il truciolare si riferisce alla composizione (interna)del pannello, il nobilitato al rivestimento del pannello. Per fare una similitudine è come dire massello di ciliegio impiallacciato rovere, cioè l'interno, il pannello, è in legno di ciliegio ed esternamente è rivestito di una lamina sottile di legno di rovere.
EliminaSpero di esseri stata d'aiuto.
A presto
Salve, ma l MDF e resistente all acqua?
RispondiEliminaSalve,
Eliminal'MDF ha una buona resistenza all'umidità, purché sia a media densità. Diciamo che per le ante della cucina o di un armadio va più che bene.
Diverso è il discorso se il pannello è a bassa densità: questo non è per niente resistente all'umidità.
Se ti serve un MDF non soggetto ad umidità al 100% devi scegliere quello ad alta densità. Questo tipo di MDF infatti si usa per esterni.
Grazie per essere passato